La zuppa di ceci di San Giuseppe tratta dal “Favoloso Ricettario del Regno delle Due Sicilie”

(di Manuela Zanni) Forse non tutti sanno che  i ceci ebbero un ruolo importante durante la guerra dei Vespri quando, nel 1282,  i palermitani per riconoscere i francesi che si nascondevano nella folla li costrinsero a pronunciare la parola “ciciri” che in dialetto significa appunto “cece” che per un francese acquista un suono diverso. A spiegarcelo è Lietta Valvo Grimaldi,  nel suo “Favoloso Ricettario del Regno delle Due Sicilie” sul quale troverete un articolo nel prossimo numero della rivista Sapori di Sicilia. Nell’attesa la ricetta della zuppa di ceci di San Giuseppe tratta dal libro.

Ricettario 3L”importanza dell’inestimabile patrimonio rappresentato dalla cultura gastronomica del Regno delle due Sicilie  attraverso la storia delle ricette che lo rappresentano è il leit motiv  che ha  ispirato il “Favoloso ricettario del Regno delle Due Sicilie per ragazzi molto golosi” di Lietta Valvo Grimaldi , insegnante, storica e scrittrice palermitana, edito da Pietro Vittorietti Editore e magistralmente illustrato dai disegni di Bianca Martorana Tusa .Il testo si rivolge ai ragazzi con uno sguardo attento anche agli adulti nella speranza che riescano a apprezzare con gli occhi incantati dei piccoli  le tradizioni enogastronomiche riconoscendone l’imprenscindibilità tra i valori di una società.

La zuppa diceci è una minestra povera molto diffusa in tutta la Sicilia . Nella parte orientale è tradizione mangiarla in occasione della festa di San Giuseppe.Di seguito vi proponiamo la ricetta tratta dal “Favoloso Ricettario del Regno delle Due Sicilie”.

ZUPPA DI CECI DI SAN  GIUSEPPE

zuppa ceci ok

Ingredienti

300 gr. di ceci

2 piccole cipolle

1 rametto di rosmarino

olio EVO

sale e pepe q.b.

Lasciate in ammollo i ceci tutta la notte in acqua con un pizzico di bicarbonato. Al mattino preparate un battuto di cipolla con olio e rosmarino, versatevi i ceci e fate cuocere in una pentola di coccio che ne preserva l’aroma per almeno un’ora aggiungendo il sale e l’acqua che evapora. Servite caldo con un giro d’olio a crudo e crostini di pane .

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