Le polpette con le mandorle, come quelle della nonna

(di Paola Roccoli) La ricetta delle polpette con le mandorle, proveniente dal Trapanese dove la nonna vantava delle origini, era per noi nipotini una ricetta “esotica” e sognavamo le paurose gesta belliche degli Islamici, arrivati in Sicilia tanti secoli fa.

I Turchi! Mamma mia li Turchi! (come venivano chiamati qui in Sicilia): la paura che arrivassero ancora, era quasi un dolce masochismo, un “piacevole dolore” indotto dai racconti del nonno.
Era l’anno 827. Gli Arabi arrivano in Sicilia, tagliano un po’ di teste, ma ci portano un sacco di cose. Ai racconti di guerra, si inseriscono i racconti da mille e una notte. I racconti dell’Emiro, castelli, magnifiche fontane che zampillano, ori, sontuosi palazzi con altrettanti sontuose pietanze, odalische e principi con gli occhi scuri come la notte. E poi ci portarono – raccontava il nonno – la canna da zucchero, e quindi le prime granite, le melanzane e pensavamo subito alla parmigiana del nonno, le zucchine, i ceci e quindi come “non ringraziarli” per le panelle. E poi il cous cous, le mandorle e le nostre meravigliose polpette con le mandorle della nonna, la “ricetta esotica” da mille e una notte, esattamente quella che di seguito vi proponiamo.

Polpette con le mandorle

Ingredienti

600 gr di carne tritata
200 gr di mollica di pane
prezzemolo
1 uovo
4 pomodori maturi
50 gr di pecorino o caciocavallo grattugiato
mezza cipolla
200 gr di mandorle sgusciate
olio per friggere
sale e pepe q.b.

Preparazione

Impastate il tritato con la mollica di pane bagnata, l’uovo, il prezzemolo e il formaggio grattugiato. Formate delle polpette un po’ allungate e friggetele in padella. Soffriggete in un tegame con un po’ d’olio la cipolla, aggiungete i pomodori spellati e senza semi, le polpette e lasciate insaporire a fiamma moderata per circa 10 minuti. Pestate le mandorle in un mortaio, fino a ottenere una crema. Versate la lattata di mandorle nel tegame dove avete cucinato le polpette, alzate la fiamma per dare un bollore e togliete dal fuoco. Servite calde.

Articolo precedenteProssimo articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *