(di Manuela Zanni) In Sicilia, si sa, “santo ca veni festa ca fai“. Ovvero per i siciliani ogni scusa è buona per festeggiare e San Giuseppe, essendo una ricorrenza molto sentita nell’Isola, offre l’occasione adatta per realizzare una serie di ricette della tradizione. I carciofi “cu’ tappo r’uovo” sono un ghiottissimo esempio delle pietanze che non possono mancare sulla tavola dei siciliani il 19 marzo. Di seguito vi proponiamo la semplice e gustosa ricetta per prepararli in casa.
Carciofi “cù tappo r’uovo“
Ingredienti
4 carciofi
2 uova (preferibilmente di galline allevate all’aria aperta)
pangrattato (circa 8 cucchiai)
un mazzetto di prezzemolo tritato finemente
caciocavallo grattugiato e a pezzi
2 spicchi d’aglio
il succo di un limone
olio extravergine d’oliva q.b.
sale e pepe q.b.
olio di semi d’ arachidi per friggere
Pulite i carciofi, tagliate le punte con le spine e togliete le foglie dure. Batteteli su un piano rigido in modo da allargare le foglie. Con l’aiuto di un coltello eliminate “la barba” interna e tagliate i gambi. Metteteli in acqua e limone per evitare che anneriscano. Intanto lavorate il pangrattato, il prezzemolo tritato, il caciocavallo grattugiato e a pezzi un pizzico di sale e pepe con l’olio in modo da legare il composto. Imbottite i carciofi in modo che il ripieno penetri fino al fondo del carciofo e in superficie risulti ben compatto. A questo punto sbattete le uova, scaldate l’olio di semi in una padella, passate i carciofi nell’uovo battuto in modo da “tapparli” e friggete per sigillare la farcia.
Fateli rosolare anche dalle parti laterali e metteteli a scolare su carta assorbente. A questo punto metteteli in una padella in cui metterete acqua ma senza arrivare al “tappo”, due spicchi d’aglio e i gambi dei carciofi tagliati a pezzettini, aggiustate di sale e pepe. Quindi adagiatevi i carciofi, in modo che stiano in piedi, col tappo rivolto verso l’alto, cuocete per circa 15- 20 minuti. Quindi spegnete il fuoco, condite con un giro d’olio d’oliva e lasciateli insaporire ancora nel tegame a fuoco spento. Serviteli tiepidi accompagnati dal liquido di cottura.