(di Manuela Zanni) Esistono piatti il cui semplice nome ha il suono onomatopeico di casa, calore e accoglienza. Per non parlare del gusto. Il macco di fave è uno di questi. Alla crema dalla struttura irregolare, ottenuta dalla cottura prolungata di fave secche, a volte si accompagna una verdura, solitamente le bietole. Più spesso viene profumata con il finocchietto selvatico.
Questo piatto povero era già noto al tempo dei Romani perché la coltivazione della fava era già conosciuta in Grecia e da qui arrivò nelle colonie italiche. Il successo del maccu ri favi è dovuto al fatto che è particolarmente nutriente: la fava, infatti, è una leguminosa ricca di proteine, fibre, sali minerali e acqua.
Il macco è un piatto tipico dell’Agrigentino, ma oggi è conosciuto in tutta Italia. In particolare si prepara il 19 marzo in occasione di San Giuseppe, quando è tradizione visitare le case delle famiglie in cui vengono allestiti i cosiddetti altari. In questa occasione con tutta la cittadinanza viene condivisa a pasta co’ maccu, una pasta a base di purea di fave. Il macco di fave è piuttosto un evergreen dato che si prepara con le fave secche, sia a solo che con la pasta e quindi rappresenta un piatto molto indicato in inverno soprattutto nella versione di minestra. Di seguito vi proponiamo la ricetta di base per preparare il macco di fave al quale potrete aggiungere verdure a vostro piacere.
Macco di fave
Ingredienti
1,5 kg di fave secche
1 cipolla
1 mazzetto di finocchietto selvatico
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
sale e pepe q.b.
Tagliate la cipolla e soffriggetela in due cucchiai di olio. A questo soffritto unite le fave, già ammollate in acqua almeno la sera precedente, ed il finocchietto tagliuzzato. Unite al composto circa due litri di acqua e lasciate cuocere per almeno due ore e a fuoco lento. Passato questo tempo di cottura e quando vi sarete accorti che le fave si sono trasformate in una purea, togliete la pentola dal fuoco e condite con l’olio, il sale ed una macinata di pepe fresco macinato al momento. Se volete potete anche aggiungere della pasta: di norma si mettono gli spaghetti spezzettati, ma potete metterne un qualunque altro tipo a vostro piacere cuocendola all’interno della purea stessa.