(di Redazione) La giuria della 22a edizione dell’International Packaging Competition di Vinitaly ha assegnato un doppio riconoscimento alle Cantine Pellegrino: Premio Speciale “Packaging 2018” alla nuova linea di marsala ed Etichetta d’Oro al marsala Doc Superiore Ambra Dolce “Anita Garibaldi” 2012.
Dopo il successo dello scorso anno, che ha visto l’azienda siciliana aggiudicarsi analoghi premi per la nuova veste dei vini liquorosi e di Pantelleria, a essere premiate sono questa volta cinque etichette di marsala, disponibili sul mercato a partire dal mese di aprile.
La famiglia Pellegrino, con i suoi oltre 135 anni di storia alle spalle iniziata proprio con la produzione del famoso vino liquoroso, ha avviato un progetto rivoluzionario che vede come protagonista indiscusso il marsala, icona dell’enologia siciliana. Una rivoluzione gentile che veste di allure contemporanea le nuove etichette. Cinque diverse tipologie di marsala, ognuna con la sua specifica occasione di consumo, dedicate agli illustri nomi del passato che hanno segnato la storia del leggendario vino siciliano: John Woodhouse, Benjamin Ingham, Joseph Whitaker, Horatio Nelson e Anita Garibaldi.
Marsala Revolution è un progetto di rivoluzione nato per raccontare, in modo nuovo e dinamico, la storia del vino che è riuscito ad affermare la Sicilia tra le migliori aree di produzione vinicola al mondo. Un percorso affascinante, frutto dall’incontro tra due mondi geograficamente distanti: quello dinamico e operoso delle ricche famiglie imprenditoriali inglesi giunte in Sicilia nel ‘700 con quello dei viticoltori marsalesi, detentori di un sapere millenario tramandato da padre in figlio.
«Abbiamo voluto dedicare – afferma Benedetto Renda, amministratore delegato delle Cantine Pellegrino – cinque diverse tipologie di marsala ad altrettanti celebri personaggi del passato che hanno segnato la storia del vino siciliano per eccellenza. Con Marsala Revolution vogliamo proporre in modo nuovo questo vino per fare apprezzare sempre più, anche alle nuove generazioni, quel tratto unico e distintivo che rende il marsala inimitabile e di forte personalità».
L’estrema versatilità di questo vino lo rende adatto agli abbinamenti più fantasiosi a tavola, dall’antipasto al dolce, oltre ad essere un perfetto vino da meditazione. Ma la vera sorpresa è il suo utilizzo nell’arte dei cocktail. I bartender sono infatti sempre più orientati alla ricerca di nuovi ingredienti per i loro cocktail, che abbiano una radice storica, in modo da creare cocktail sorprendenti ma anche di grande personalità e fortemente radicati nella cultura del territorio.
Le nuove etichette sono: Old John, Marsala Superiore Riserva Ambra semisecco 1998, il Bip Benjamin, dove Bip sta per Benjamin Ingham Palermo, città eletta a sua residenza in Sicilia, l’Uncle Joseph un Marsala Superiore Rubino dolce 2015, dedicato Joseph Whitaker, unico tra i marsala da uve Nero d’Avola, coltivate a Mazara del Vallo. C’è poi Horatio, Marsala Som Ambra secco 2011, dedicato alla sua personalità dell’ammiraglio Horatio Nelson, un marsala Superiore Ambra secco 2011 dall’ammaliante colore ambrato e inebrianti i suoi profumi di albicocca e fico secco. E Infine Anita Garibaldi, il Marsala Superiore Ambra dolce 2012 dedicato alla rivoluzionaria Ana Maria Ribeiro Da Silva, meglio nota come Anita, conobbe Giuseppe Garibaldi nel 1839 a Laguna, nel sud del Brasile, di cui era originaria.