(di Angela Sciortino) Si è spento ieri all’improvviso Giovanni Tumbiolo, uomo di grande spessore umano e culturale alla cui figura praticamente da sempre siamo stati abituati ad associare la tutela della pesca e la valorizzazione di tutto il settore ittico siciliano.
Fondatore del Consorzio Siciliano per la Valorizzazione del Pescato e del Distretto Produttivo della Pesca, e per le sue doti organizzative e relazionali riconosciuto coordinatore dei Distretti agroalimentari, è stato ideatore e promotore del “Forum del Mediterraneo”, del “Foro per l’Africa”.
Non potremo dimenticarlo come ideatore della riuscitissima e coinvolgente iniziativa “Blue Sea Land-Expo dei cluster del Mediterraneo, Africa e Medioriente” che ha inanellato sei edizioni. E mancheranno anche le sue doti diplomatiche grazie alle quali è stato impegnato per conto di varie nazioni ed enti nella soluzione di “situazioni di crisi” in campo marittimo in particolare in Tunisia, Libia Malta, Libano, Egitto.
Da consulente esperto per gli affari marittimi ed internazionali di vari ministri ed assessori regionali e di società internazionali, Giovanni Tumbiolo non ha mai tralasciato di impegnarsi nella costruzione del processo di cooperazione, di dialogo e di pace fra i popoli. In ultimo, ma in ordine di importanza, è stato fra i primi ideatori e cultori della dottrina economica e sociale della Blue Economy promuovendo la creazione della “Blue Economic Zone” nel Mediterraneo.
A Sapori di Sicilia piace ricordarlo in associazione alla tradizione del pescato e alla sua valorizzazione in senso gastronomico. Senza di lui, probabilmente, il gambero rosso di Mazara non avrebbe oggi l’ottima reputazione di cui gode (e forse neanche il prezzo).