(di Angela Sciortino) Slow Food Sicilia ha eletto il nuovo direttivo regionale che resterà in carica fino al 2020.
Confermati il presidente uscente Rosario (per gli amici Saro) Gugliotta, presidente uscente e indicato come nuovo portavoce di Slow Food Sicilia e la segretaria uscente Stefania Mancini Alaimo che in questa tornata è stata scelta come vicaria. A completare la squadra, cinque new entry: Massimo Brucato di Agrigento, Carla Conti Cutugno di Tortorici (Me), Mario Indovina di Palermo, Lorenzo Lauria di Ragusa e Salvo Paolo Mangiapane di Cammarata (Ag). Tra le conferme anche quella del tesoriere Franco Motta di Siracusa.
Nel documento politico-programmatico 2018-2020 dieci punti fra cui quello di far crescere il movimento attraverso le comunità che diventano un prezioso strumento di valorizzazione dei piccoli produttori e dello stesso territorio. Ma entrando nel dettaglio del documento si legge della Comunità del cibo, un percorso sulle varie opportunità associative, con un impegno a migliorare il sistema alimentare locale a partire dalla valorizzazione delle produzioni territoriali. Nella regione con più presìdi al mondo, si realizzerà un’azione più incisiva di coordinamento fra i presìdi e le realtà associative locali, con un maggior sostegno ed una valorizzazione più strutturata dei produttori. Massima visibilità ai princìpi portanti di Slow Food, migliorando la presenza sui media. Previsti progetti pensati ad hoc per la Comunità delle isole Slow siciliane, rafforzando il concetto di identità territoriale, nelle isole di mare e nelle isole di “Terra”.
Nella futura azione di Slow Food Sicilia gran risalto avrà la formazione. Previsti interventi formativi su tre livelli di intervento: nelle scuole primarie con gli orti, nelle scuole secondarie con gli stili alimentari ed a livello universitario con azioni progettuali sul cibo. Spazio anche al rapporto fra cibo e salute con l’avvio di progetti per collegare i prodotti tradizionali, autoctoni, stagionali e di qualità al concetto del cibo quotidiano come veicolo di buona salute e al rapporto fra cibo e ambiente valorizzando le risorse ambientali siciliane, mettendoli in relazione con il cibo, ai cambiamenti climatici ed al consumo del suolo, collegando in questo modo, gli obiettivi di Slow Food Sicilia con quelli delle altre associazioni ambientaliste.
L’associazione del cibo bello, buono, pulito e giusto poi punta sulle nuove generazioni mettendo nella lista degli obiettivi da conseguire la promozione di progetti e programmi gestiti direttamente dai giovani con lo sviluppo di tematiche di loro interesse con particolare riferimento alla difesa della legalità nel cibo e della sicurezza alimentare. E infine, ma non in ordine d’importanza, l’organizzazione di una grande manifestazione sulla scia di quanto avvenuto a livello nazionale. Si chiamerà “Terra Madre Sicilia” e prevede la partecipazione di tutti i presidi, le comunità del cibo, i ristoratori. In quella occasione si tratteranno i temi del cibo sostenibile da sviluppare in Sicilia, vista come centro di tutti i valori legati ai temi di Slow Food e che fanno rete in tutto il Mediterraneo.