(di Redazione) Aja mola è il nome di un antico canto benaugurale intonato dai pescatori durante la mattanza di Favignana. Ma è anche è il nome di un nuovo locale che aprirà il prossimo 21 giugno in via dei Cassari 39 a Palermo, nel cuore di uno dei quartieri più vivaci e cool del centro storico.
Si tratta di una trattoria contemporanea, ispirata allo stile della nouvelle décadence: non a caso situata a metà strada tra il rinnovato porticciolo della Cala e l’antico mercato della Vucciria. Il menu, esaltando le grandi materie prime di indiscussa qualità, metterà a valore la tradizione: la zuppa di cozze, la pasta con le vongole, il polpo bollito nella popolare versione palermitana si alterneranno alle pietanze elaborate con lo sguardo attento verso le tendenze della cucina francese: i crostacei, i molluschi, oltre ad una speciale selezione di ostriche.
Della trattoria di mare ad Aja mola non manca nulla: una vetrina del pescato e dei frutti di mare del giorno e solo 35 coperti, qualcuno di questi affacciato al bancone della cucina a vista. A condurre la cucina lo chef Giuseppe Calvaruso, talento della ristorazione siciliana, giovane entusiasta e soprattutto grande esperto di pescato locale.
Aja Mola nasce nello spazio di un’ex taverna e vuole mantenere l’atmosfera di una bottega di mercato anche nel design. Gli interni prendono in prestito i colori dagli abissi marini, trame sacre e profane, come panni stesi al vento, testimoniano i millenni di colonizzazioni che scorrono nelle nostre vene, branchi di lampade in ceramica volteggiano sui tavoli in marmo e legno, a testimoniare l’abbondanza della nostra terra. Tutti gli arredi realizzati artigianalmente su misura sono stati disegnati da Fatima Costa; le pareti hanno mantenuto i rivestimenti originali che sono arrivati sino ad oggi e con il loro fascino raccontano di fame, ricchezza e povertà. Mise en place ugualmente essenziale, con tovagliette e bicchieri da taverna accanto ai calici di cristallo.
Il buon bere non mancherà: la cantina sarà curata dalla commelier Laura Carollo. Oltre allo champagne, particolare attenzione è data ai vini siciliani. Sarà la prima trattoria ad avere una carta interamente dedicata al vino naturale. «Crediamo nel risveglio culturale del centro storico di Palermo – dicono coralmente Stefania Milano e Franco Virga, amministratori della Good Company srl, società che oggi è a capo di cinque progetti ristorativi – crediamo che cucinare sia cultura e siamo fieri di essere parte attiva di questa rinascita. Sapevamo che il nostro impegno iniziato sette anni fa, quando veniva alla luce il progetto di ristorazione Gagini Social Restaurant, ci avrebbe condotto verso nuove esperienze di gastronomia non lontane da quelle che noi conosciamo come casa, ovvero Palermo».