(di Redazione) L’ormai consueto appuntamento di fine estate con L’isola del Tesolio quest’anno è fissato per sabato 8 settembre, presso il Giardino di Costanza di Mazara del Vallo.
Nella dodicesima edizione della manifestazione (ore 9-12) dedicata alla Sicilia e al suo olio di oliva extravergine, organizzata e promossa dal Cofiol, il Consorzio della filiera olivicola, nato per iniziativa di Manfredi Barbera e oggi presieduto da Alessandro Chiarelli, il tema del dibattito sarà l’utilizzo dell’olio di oliva extravergine a marchio Igp Sicilia nella dieta mediterranea. Al convegno “Dieta mediterranea e olio Igp Sicilia, migliori alleati per il nostro benessere. Verso orizzonti di sostenibilità”, moderato dalla giornalista di Class Tv Tarsia Trevisan, interverranno Francesco Tabano, presidente Federolio, Giuseppe Montalto, Biomedico di Medicina Interna e Specialistica ordinario all’Università degli Studi di Palermo, Paolo Inglese, ordinario presso Università degli Studi di Palermo, Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, Edy Bandiera, assessore Regionale all’agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea, Beniamino Tripodi della Pieralisi, azienda produttrice di tecnologie per impianti oleari.
A seguire, sempre nella giornata di sabato 8 settembre, dalle ore 12 alle 13, la consueta consegna dei premi “Oliva d’Oro – Selezione Speciale Barbera” che premia, ogni anno, le personalità che nei diversi ambiti si sono contraddistinte nella promozione e diffusione della cultura dell’olio extravergine siciliano.
Grazie alle sue straordinarie qualità nutritive, l’ olio di oliva extravergine costituisce da sempre il prodotto fondamentale della cucina italiana. L’ olio di oliva extravergine per la sua delicatezza e i suoi bassi contenuti di grassi, permette di creare piatti bilanciati sia dal punto di vista nutritivo che del gusto. È proprio grazie al suo uso che la dieta mediterranea è diventata un vero e proprio modello nutrizionale, in grado di coniugare ottimi sapori ad una vita longeva. Diversi studi hanno già dimostrato i numerosi vantaggi per la salute derivanti dalla dieta mediterranea, a cominciare dal mantenimento del peso corporeo ideale.
Le origini della dieta mediterranea si perdono indietro nel tempo, frutto della saggezza millenaria dei popoli del bacino del Mediterraneo che è giunta fino a noi con il suo bagaglio di storia, cultura e tradizioni. Una dieta ricca, salutare, semplice ma al tempo stesso variegata e completa. Insieme all’ olio di oliva extravergine troviamo anche pane, pasta, legumi, latte e formaggi, frutta, verdure e ortaggi, pesce e carni, sono questi i cibi più rappresentativi della tradizione alimentare mediterranea, tradizione che anche nei Paesi più industrializzati viene oggi proposta come modello ideale di alimentazione.
In questo paniere, l’olio di oliva extravergine occupa un posto di primaria importanza in quanto principale fonte di lipidi, l’energia di riserva che serve al nostro corpo per svolgere le funzioni vitali. L’assunzione di grassi è essenziale per una buona alimentazione, ma bisogna saper selezionare il tipo di grasso migliore per il nostro metabolismo. Proprio per questa ragione si deve scegliere l’olio d’oliva, capace di fornire grassi nella forma migliore per l’organismo, vale a dire sotto forma di acidi grassi monoinsaturi, che sono estremamente digeribili e aiutano a mantenere nel migliore dei modi il nostro organismo, fornendo un sostanziale equilibrio tra colesterolo “buono” (che funziona come “spazzino delle arterie”) e quello “cattivo”. Inoltre è una fonte di vitamine e un aiuto per l’assimilazione delle vitamine contenute negli altri cibi. Per ottenere tutto questo, è necessario però consumare sempre e solo un prodotto di alta qualità.
«Grazie all’attività del Consorzio – afferma Alessandro Chiarelli, Presidente del Cofiol dal 2017 – riusciamo a dar voce e a promuovere gli olivicoltori e i frantoiani siciliani. Il nostro obiettivo è quello di creare un modello vincente di filiera olivicola che possa aumentare la capacità produttiva dei singoli olivicoltori, per poter immettere sul mercato un prodotto competitivo dal punto di vista qualitativo e quantitativo. In questo modo l’Igp Sicilia pilastro della tanto celebrata e apprezzata dieta mediterranea, così come tutte le produzioni di eccellenza dell’isola che vanta il maggior numero di Dop, avrà la diffusione che merita».
La Sicilia dell’olio e delle olive ha grandissima potenzialità. A parlare chiaro sono i numeri. Nell’Isola esistono circa 150 diverse varietà di olive e la regione è il terzo produttore nazionale dopo Puglia e Calabria. In Sicilia, secondo i dati forniti da Agea, ci sono 619 frantoi oleari (nel senso di oleifici attivi), distribuiti in tutte le nove province siciliane: 124 in provincia di Palermo, 91 ad Agrigento, 84 a Messina, 67 a Catania, 44 a Enna, 36 a Siracusa, 33 a Ragusa, 97 a Trapani e 43 a Caltanissetta. Sei le Dop presenti nell’area olivicola siciliana. Nella provincia di Trapani si producono con due oli Dop, Valli Trapanesi e Valle del Belice), a Palermo il Val di Mazara), a Messina il Valdemone, a Catania il Monte Etna, a Ragusa il Monti Iblei.