(di Lieta Naccari) Domenica sera, 4 novembre, l’Hotel Trieste & Victoria di Abano Terme sarà al centro dell’attenzione generale. Si ricorderanno e si festeggeranno i cento anni della fine della prima guerra mondiale.
Proprio in questo albergo termale, nella stanza 110, venne stilato il testo dell’armistizio, poi firmato a Villa Giusti, da parte del generale Armando Diaz che all’hotel Trieste & Victoria (allora chiamato soltanto Trieste) aveva stabilito il suo quartier generale.
Oggi questo splendido 5 stelle fa parte del Termae Hotel Gruppo Borile assieme ad altri 4 alberghi, il maggior gruppo alberghiero termale italiano, assieme al Grand Hotel, al Due Torri, al Metropole e a La Residence & Idrokinesis. Dopo aver ristrutturato completamente il Trieste & Victoria con una White spa di 3650 mq, 35 nuove White suite in stile moderno in pendant con White spa e 40 nuove camere Belle Epoque con un innovativo modo di vivere il termalismo, oggi il Gruppo Borile investirà un altro milione di euro per riammodernare e ristrutturare il Metropole.
Il Gruppo, che fattura 30 milioni di euro e che chiuderà verosimilmente il 2018 in crescita, dispone di mille camere e 200 mila persone ospitate ogni anno, è in grado di trattare, con il fango, varie patologie e ridare vigore al corpo. «Sono trattamenti altamente innovativi – dice Chiara Borile, amministratore delegato del gruppo padovano – dal fango anti-aging, un trattamento esclusivo, al fango detox che ha l’obiettivo, in un’unica seduta, di avere tre effetti, quello terapeutico sulle articolazioni, della pulizia profonda dell’epidermide e a stimolare e disintossicare il fegato. Poi applichiamo il fango Ayurveda d’Oriente e decine di altri trattamenti». Così per curare il proprio corpo arrivano americani, francesi, australiani, giapponesi e naturalmente italiani.