(di Redazione) Sabato 23 e domenica 24 febbraio Sanlorenzo Mercato si tinge di verde: si apre la festa del pistacchio di Raffadali.
L’intero weekend, realizzato in collaborazione con l’Associazione per la tutela del pistacchio di Raffadali, verrà impegnato in degustazioni, dimostrazioni e show cooking della Brigata Fastuca per far scoprire segreti e peculiarità di una delle più grandi eccellenze siciliane nel mondo.
Saranno due giorni intensi con un vero e proprio percorso di gusto attraverso le postazioni speciali allestite nel portico del Mercato. Dal dolce al salato, tanti modi di gustare l’eccellenza siciliana che al momento si trova a un passo dalla Dop, il riconoscimento ufficiale che proietterebbe il pistacchio di Raffadali nell’olimpo dei prodotti d’alta qualità del territorio siciliano.
Si comincia sabato 24 febbraio alle 18.30 con lo show cooking della pasta ‘ncasciata rivisitata al pistacchio. Spazio poi a quattro postazioni lungo l’intero porticato del Mercato con pietanze speciali interamente realizzate con pistacchio di Raffadali, in modo artigianale e con materie prime selezionate. Si va dal panino con salsiccia al pistacchio, pesto di pistacchio e cipolla caramellata a quello con mortadella, pesto di pistacchio e formaggio al pistacchio, passando per il macco di fave con verdure di stagione, arricchito da granella di pistacchio, una pietanza simbolo del paese agrigentino, noto proprio come il “paese del macco”. A chiudere il percorso di gusto, lo speciale piatto dolce: da un lato il classico torroncino al pistacchio fatto artigianalmente in loco, dall’altro l’originale “cornucopia”, una croccante scorza fritta di cannolo ripiena di ricotta al pistacchio, con una spolverata di granella di pistacchio.
Un momento speciale quello di domenica 25 febbraio alle 11.00 quando verrà messo a dimora una pianta di pistacchio donata dall’Associazione per la tutela del pistacchio di Raffadali. Sempre domenica, spazio poi a due showcooking: il primo appuntamento alle 12 vede la preparazione del macco di fave con granella di pistacchio, mentre alle 18 ci sarà la dimostrazione di come si produce il torrone al pistacchio. A rendere omaggio al pistacchio ci saranno anche le botteghe del Mercato che per la due giorni proporranno dei piatti tematici realizzati per l’occasione: si va dai fagottini al pistacchio del Forno, all’arancinetta con pistacchio e stracchino della Friggitoria.
Una festa speciale anche per i più piccoli: domenica 24 febbraio alle 11.30 i bambini (dai 4 anni in su) potranno scoprire come usare gli scarti dei pistacchi per coltivare una piantina con il laboratorio di orticultura e riciclo “un guscio nell’orto” a cura di Orto Capovolto.
Già nell’antichità il pistacchio era noto e ritenuto un frutto prezioso. La storia del pistacchio di Raffadali si intreccia nel primo Novecento con quella del duca Giovanni Antonio Colonna, ministro delle poste e telecomunicazioni e botanico per passione che fece aggiungere centinaia di piante di pistacchio alle piantagioni già esistenti nei territori di Raffadali e nei comuni limitrofi. Il pistacchio di Raffadali vede come cultivar prevalente la Bianca Napoletana. La raccolta si svolge dalla seconda decade di agosto alla prima decade di ottobre.