(di Redazione) Quattro piatti immaginari, preparati a quattro mani, ispirati da quattro favole dal mondo. Mercoledì 27 febbraio alle ore 20,30 ci sarà il primo appuntamento de Le cene letterarie delle Cattive con “Una cena da favola”.
Da Andersen ad Esopo, da Alice nel paese delle meraviglie a Sherazade, il fantastico mondo delle favole ha iniziato ad ispirare Ludovico De Vivo, chef di Capofaro Locanda e Malvasia e Daniele Olivastro, chef de Le Cattive. I due chef si sono letteralmente inventati un menù di quattro piatti per sognare tra parole e gusto e che, nell’appuntamento del 27 febbraio prossimo abbinati a quattro vitigni rappresentativi dei territori di Tasca d’Almerita, diventeranno un viaggio immaginifico nel mondo delle favole.
Tra una portata e l’altra, poi, per creare la giusta atmosfera, necessario preludio a un piatto ispirato a una fiaba, le letture di Silvia Ajelli. L’attrice che ha selezionato e adattato le favole che accompagneranno la degustazione racconta: «Abbiamo immaginato un percorso in cui favole e ricette si mescolano: i piatti sono stati ispirati dalle favole e le favole esalteranno il gusto dei piatti. Le storie scelte hanno stimolato la fantasia dei nostri chef nell’inventare quattro ricette “immaginarie”, in un percorso inedito in cui la letteratura si fonde con la cucina».
Ma andiamo ai piatti e vediamo cosa si sono inventati Ludovico de Vivo e Daniele Olivastro. Si comincia con l’antipasto Cuore di lattuga del Sultano (di certo ispirato a Sherazade), si prosegue con il Grano saraceno e il vento del Nord (il primo piatto) e la Gallina greca ha le uova d’oro (il secondo piatto). Si conclude con il dessert ispirato alla nota favola di Charles Lutwidge Dodgson, meglio noto con il suo pseudonimo di Lewis Carroll: il Pasticciotto di Alice. «La scelta creativa dei piatti presentati da me e Ludovico – spiega Daniele Olivastro, chef de Le Cattive – segue la mappa geografica tracciata dalle favole. Ad esempio, la favola persiana di Sherazade presenta una preparazione a base di carne la cui cottura ricorda il kebab iraniano, mentre per la favola greca utilizzeremo la feta per la preparazione del ripieno della coscia di pollo. Tra gli ingredienti siciliani, invece, c’è lo zafferano (utilizzato nella cottura delle uova), la farcia “alla siciliana” con uvetta, mollica e pinoli, mentre il dessert ricorderà la frolla genovese ripiena di crema. Le nostre ricette vogliono portare l’ospite a scoprire la favola e la sua ambientazione anche a livello gustativo, creando una sinergia tra palato e voce narrante attraverso ingredienti e profumi che possano rimandare al momento storico e alla geografia descritta nelle favole stesse».
Chi volesse provare i piatti ispirati e accompagnati dalle favole dovrà prenotare perché i posti sono limitati. Per info: 091 6198374