(di Redazione) Ogni anno nel mondo, secondo la Fao, 1,3 miliardi di tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura. Solo in Italia ogni abitante spreca circa 145 chilogrammi di cibo all’anno: come se ogni famiglia gettasse via in un cassonetto 1400 euro.
Questa emergenza è il punto di partenza di Ecofood Prime, un sistema smart basato su una app e un complesso sistema informatico che vuole rivoluzionare il modo in cui compriamo e consumiamo la spesa di ogni giorno. Consumatori, esercenti e associazioni solidali uniti con un unico obiettivo: diminuire lo spreco alimentare a partire da semplici scelte quotidiane.
Ma in cosa consiste praticamente? Ecofood Prime ha un meccanismo molto semplice: attraverso l’ecoshop sullo smartphone, l’utente riceve le offerte dei punti vendita più vicini che sfruttano la piattaforma per offrire cibi e prodotti alimentari che rischiano di rimanere invenduti, poiché prossimi alla scadenza, in eccedenza o con difetti estetici, ma ancora perfettamente idonei al consumo. Cibi e prodotti possono quindi essere acquistati a prezzi vantaggiosi con benefit per entrambe le parti: da un lato il consumatore risparmia sull’acquisto, dall’altro l’esercente recupera almeno il costo d’acquisto ed evita lo smaltimento dell’invenduto.
Nella piattaforma è poi presente un elenco di associazioni e soggetti attivi nel volontariato per la ridistribuzione del cibo ai più bisognosi. Chiunque in questo modo può trovare subito e facilmente un soggetto a cui donare cibo e pietanze.
Inoltre Ecofood Prime fa da“food organizer”, cioè tiene memoria della data di scadenza dei cibi e invia notifiche temporizzate per evitare le classiche dimenticanze all’ordine del giorno. E infine una funzione social permette di condividere il proprio “frigo virtuale” mettendo a disposizione dei propri contatti sui social network i cibi che si vogliono donare o usare per fantasiose ricette antispreco.
Il tutto si basa su un’impostazione altamente tecnologica, un algoritmo di matching utente/categoria di prodotto, che permette di offrire un’elevata esperienza d’acquisto al consumatore, al quale saranno proposti con maggiore frequenza gli alimenti che consulta di più e con il suo gesto saprà di contribuire alla riduzione degli sprechi.
«Di fronte a un problema di proporzioni planetarie come lo spreco alimentare – dicono Giuseppe Blanca e Martina Emanuele – crediamo che il cambiamento possa arrivare dai gesti semplici che compiamo ogni giorno. Basta averne consapevolezza. Per questo, Ecofood Prime, ha l’obiettivo di educare le persone a un consumo più sostenibile, ma anche a uno stile di vita rispettoso del nostro ambiente che consenta di distribuire al meglio le risorse. La sfida è globale e noi non possiamo rimanere indifferenti, tanto più se c’è un modo per contribuire risparmiando, facendo rete e divertendosi».
Ecofood garantirà a Confcommercio Palermo per 45 giorni un carattere di esclusività e le aziende che aderiranno in questo periodo potranno beneficiare di 3 mesi di prova gratuiti. «Siamo partner entusiasti di Ecofood – afferma la presidente di Confcommercio Patrizia Di Dio – perché porta avanti un progetto che ci unisce dal punto di vista valoriale, va nella direzione etica del rispetto del cibo, del sostegno solidaristico a chi è in difficoltà e promuove un sistema che punta da un lato ad evitare lo spreco alimentare nel segno anche della solidarietà, e dall’altro promuove il rispetto dell’ambiente, in termini di minore produzione di rifiuti. Con questa app risolviamo il problema di mettere in collegamento domanda e offerta, con la condivisione della disponibilità dei prodotti che possono essere o venduti a prezzi convenienti o regalati da parte dei nostri operatori commerciali e tutela anche il commercio fisico della città, che è quello che risponde al senso di comunità di un territorio»
Ecofood Prime, già tra le proposte più apprezzate in occasione di Smau Sicilia a febbraio 2019, parte dalla città di Palermo in via sperimentale e ha già coinvolto una rete di operatori del settore alimentare e non solo. Tra questi, supermercati, ristoranti, negozi, chef, associazioni di categoria, enti solidali, e tanto altro, a partire dal cofinanziamento di Regione Siciliana e Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tra i partner dell’iniziativa anche Sanlorenzo Mercato, da sempre attivo nella divulgazione e promozione dei valori legati alla sostenibilità ambientale e a una distribuzione solidale del cibo sul territorio.