(di Angela Sciortino) Dopo le novità della guida Michelin sono arrivate quelle della 50 Top Italy che premia alcuni locali siciliani. La cerimonia della consegna dei titoli è avvenuta la sera del 2 dicembre al teatro Eliseo di Roma.
In 50 Top Italy, la guida on-line dedicata al meglio della ristorazione italiana, curata da Barbara Guerra, Albert Sapere e il giornalista Luciano Pignataro che porta la firma di LSDM, il congresso di cucina d’autore che si svolge a Paestum, Fud Bottega Sicula si qualifica al nono posto della categoria “Low Cost”, confermandosi protagonista della ristorazione italiana contemporanea insieme ai mostri sacri dei più innovativi format della moderna gastronomia.
Obiettivo della guida è quello di censire i migliori ristoranti d’Italia, dividendoli in quattro fasce di prezzo: Low Cost, Trattoria/Osteria, ristorazione fino a 120 euro e oltre 120 euro. A dare i voti, in pieno anonimato, una giuria composta da 130 ispettori. Particolare attenzione nel giudizio è stata attribuita al servizio e all’accoglienza.
Il locale di Andrea Graziano e soci non è però l’unico siciliano ad essersi qualificato tra i cinquanta migliori low cost italiani. Al sedicesimo posto troviamo Osso di Seppia, la “dispensa” dello chef stellato Pino Cuttaia a Licata. Poco dopo, in diciottesima posizione Nino ‘u Ballerino, una icona dello street food palermitano così come ‘Nni Franco ‘u Vastiddaro che troviamo in 49a posizione.
Salendo di categoria in quella dedicata a trattoria-osteria, ancora posizioni occupate da locali siciliani. Al 19° posto c’è la Trattoria Corona di Palermo, al 31°il ristorante Ambrosia dello chef patron Franco Agliolo. Situato nel cuore del centro storico di Sant’Agata di Militello. Nel caso di Ambrosia il riconoscimento premia la cucina contemporanea di terra e mare di Agliolo, l’attenzione per la qualità delle materie prime e la filosofia dello chef che punta a recuperare i sapori perduti e le ricette della tradizione nebroidea. «Sono felicissimo per questo importante riconoscimento che premia la grande passione che ogni giorno mettiamo al servizio del cliente. Tutto questo rappresenta per me un nuovo punto di partenza e uno stimolo per lavorare sodo e puntare a conquistare altri prestigiosi traguardi», ha commentato lo chef Franco Agliolo.
Alla posizione numero 36 c’è il Ristorante Palazzaccio nel centro storico del delizioso borgo medievale di Castelbuono sulle Madonie in provincia di Palermo.
Tra le 50 Top Italy dei ristoranti in cui il conto è salato sì, ma non supera i 120 euro (anche se molto dipende dal vino che si sceglie) troviamo il ristorante del modicano Accursio Capraro (22° posto) e il Bavaglino di Giuseppe Costa (24a posizione) che si trova a Terrasini in provincia di Palermo e I Pupi di Tony Lo Coco a Bagheria (posizione numero 49).
Per tutti quelli che possono permettersi cifre superiori a 120 euro per un pasto, secondo la guida Guida 50 Top Italy quelli che in Sicilia si trovano al top sono tre e i nomi dei locali sono piuttosto scontati: Duomo a Ragusa di Ciccio Sultano (posizione numero 6), La Madia a Licata di Pino Cuttaia (32a posizione) e ancora a Ragusa la Locanda Don Serafino (43° posto).