Partirà nei prossimi giorni sui canali social di Slow Food Catania, Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna, Anag Catania (Assaggiatori Grappa ed Acquavite) e Bonsei Comunicazione il contest #buonosano&siciliano, un’iniziativa per dare supporto ai produttori siciliani che in questo difficile momento continuano il loro lavoro assicurando ai cittadini prodotti freschi proponendo una soluzione di acquisto a ognuno di noi, obbligati a cambiare anche le nostre abitudini alimentari.
In cosa consiste #buonosano&siciliano? I produttori Slow Food forniscono gratuitamente alcuni ingredienti agli chef, questi creano una breve video ricetta alla quale andrà unito l’abbinamento di un vino o, a seconda della ricetta, di una grappa o di un’acquavite. Tutto filmato rigorosamente homemade, le ricette, verranno pubblicate sui canali social di Slow Food Catania, Strade del Vino dell’Etna e Anag Catania e Bonsei Comunicazione oltre che sulla pagina Facebook buonosano&siciliano. L’idea che sta alla base del progetto è “Italiani rinnamoratevi dell’Italia”. Solo così, infatti, si potrà provare a contrastare la crisi economica che pende sulla testa di tutto il Paese. Il progetto muove I primi passi in Sicilia ma si spera possa coinvolgere tutta la Penisola.
«L’idea è quella di fare rete. Cerchiamo in questo modo non solo di inviare il messaggio che rispettando le regole e quindi rimanendo a casa si può mangiare sano, buono pulito e giusto come recita la filosofia Slow Food» spiega Anastasia De Luca, fiduciaria della condotta Slow Food Catania. «Nello stesso tempo – continua – cerchiamo di dare una risposta alla necessità da parte del consumatore di continuare ad avere prodotti di qualità e del produttore di raggiungere un mercato il più possibile vasto nel rispetto delle regole vigenti.Tentiamo altresì di dare vita a un nuovo modo di percepire l’economia. In un momento così difficile e così delicato vogliamo dare voce alle tante piccole aziende siciliane che continuano a fornire prodotti freschi e sani».
I partner di #Buonosano&siciliano
Accanto a Slow Food Catania, a promuovere l’iniziativa c’è anche Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna. «Dare vita a un progetto come questo ci è sembrato naturale. In questo particolare momento storico il ruolo delle associazioni come la nostra è quello di dare voce e sostenere tutte le aziende che, tra tante difficoltà, continuano a portare avanti la produzione. É il momento di pensare a un nuovo modo di fare economia. Un modo circolare, dove gli egoismi e l’individualismo vengano messi da parte per un bene comune: aiutare l’economia siciliana a muoversi già da ora», aggiunge Gina Russo, presidente dell’Associazione Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna.
Il progetto, grazie alla collaborazione tra produttori e chef, punta a dare voce ad un’economia solidale, sociale ed etica. Solidale perché tutte le realtà coinvolte partecipano gratuitamente inviando un messaggio importante come quello dell’aiuto reciproco; sociale perché si ricominci a dare sostegno con i nostri acquisti alle tante piccole eccellenze siciliane ed etico perché i produttori, lontani da politiche speculative, cercano di mantenere i prezzi abituali, fornendo anche il servizio di consegna a domicilio.
Tanti gli chef che hanno risposto con entusiasmo a #buonosano&siciliano. Tra loro anche Seby Sorbello, Alessandro Ingiulla, Giuseppe Raciti e ancora Valentina Rasà, Loredana Crisafi, Williams Cioffi, Giacomo D’Ambra, Salvatore Cozzitorto, Simone Strano, Peppe Torrisi e Giovanni Grasso, Giovanna Musumeci, Salvatore Baudo e Marco Falcone e tantissimi altri.
«Non è il momento di pensare al proprio “orticello” – continua Maurizio Molinaro, commissario Anag Catania – ma di adottare una visione generale, questo è il momento in cui possiamo decidere per una volta di darla noi una spinta all’economia, di reinvestire in Italia, in questo caso in Sicilia. Possiamo “riappropriarci” della bellezza che è sparsa in tutto lo stivale e di farlo con onestà intellettuale e un po’ di sano criterio dove la parola “Io” possa essere sostituita con “Noi”».
«Ciascuno di noi – continua Andrea Tomaselli, Ceo di Bonsei Comunicazione – mette le proprie competenze a servizio di un progetto che riguarda il bene collettivo. Non si tratta solo di aiutare un settore in questo momento di difficoltà, ma è il primo passo per porre le basi per promuovere, appena l’emergenza sarà terminata, una nuova forma di turismo davvero sostenibile».
Tante le aziende e le persone che hanno già aderito
L’iniziativa è ancora in fieri ed è aperta alla partecipazione di tutte le aziende che abbracciano la filosofia del buono, pulito e giusto e che producono nel rispetto della terra, del territorio, delle persone che in quelle aziende lavorano nonché delle persone a cui il prodotto viene venduto.
Tante le aziende e gli chef che hanno già abbracciato con entusiasmo il progetto #buonosano&siciliano. Ma vediamo chi sono.
Produttori
Sari azienda agricola (confetture e spezie), Valle del Dirillo (cicerchia a legume, farina di cicerchia, cece nero), azienda Agricola Domenico Isgrò (formaggio maiorchino, prodotti caseari), azienda Messina (lenticchia di Villalba, ceci neri, lenticchie nere, pasta artigianale integrale di grano duro antico Tumminia), Passamonte Antichi granai (farine, pasta e legumi), Giovani tradizioni siciliane (farina e pasta di grani antichi), Oleificio Russo (olio extravergine di oliva), Le aromatiche di Girafi (erbe aromatiche, pesti e patè, legumi e pasta, La Paisanella (suino nero dei Nebrodi), macelleria Giardina (prosciutto cotto di pecora), Apicoltura Amodeo (miele di ape nera sicula), Neromonte 3330 (confetture e marmellate), Casa Merlino (Olio olio extravergine di oliva), azienda agricola Musa (pistacchi).
Chef
Marco Falcone di Uccalamma, Simone Strano, Peppe Torrisi e Giovanni Grasso di Chef con la Coppola, Loredana Crisafi di scuola Myda, Valentina Rasà di Cucina Manipura, Williams Cioffi di Mooddika, Giovanna Musumeci bar pasticceria Santo Musumeci Randazzo, Saro Grasso del ristorante 4 Archi Milo, Giacomo D’Ambra – Monaci delle Terre Nere, Salvatore Cozzitorto, Salvatore Baudo, Alessandro Ingiulla di Sapio, Seby Sorbello di Sabir Gourmanderie, Giuseppe Raciti di Zash, Piergiorgio Alecci di Donna Carmela.
Cantine
Cantine Russo, Terra Costantino, Vivera, Antichi Vinai, Fischetti, La Gelsomina – Tenute Orestiadi, Barone Beneventano della Corte, Palmento Costanzo, Tenuta Monte Gorna, Gambino Vini, Barone di Villagrande, Tenuta delle Terre Nere, Torre Mora, Tenute Mannino di Plachi, Donnafugata, Planeta.
Ristoranti e relativi chef
Case Perrotta, La Fucina di Vulcano, Barone di Villagrande, Monaci delle Terre Nere, Donna Carmela, Palmento Costanzo, Zash country boutique hotel.
Produttori di distillati
Amaro Indigeno.
Chiunque vorrà partecipare potrà contattare la responsabile Cristina Cocuzza al 3475857202