Donati da Slow Food Sicilia prodotti dei presìdi e delle comunità Slow Food dell’Isola ad una comunità di Brescia che sostiene famiglie bisognose: una doppia solidarietà a sostegno sia dei piccoli produttori artigianali siciliani, che di alcune famiglie bisognose del rione Carmine di Brescia.
Lo scorso 19 giugno sono stati consegnati quasi 700 kg di prodotti siciliani d’eccellenza, fra cui pasta di grani antichi siciliani, passata di pomodoro siccagno, lenticchia di Villalba, miele di ape nera sicula, nocciole dei Nebrodi e biscotti alle nocciole tipici dei monti Nebrodi. Si è trattato di ben due bancali di prodotti che rappresentano il meglio della biodiversità dei presìdi e delle comunità Slow Food siciliani e che fanno parte del progetto, “Panaro Slow” nato nel pieno della panemia. Il progetto Panaro Slow è stato lanciato ad aprile scorso in aiuto dei piccoli produttori artigianali siciliani che, essendo per lo più esclusi dalla grande distribuzione, hanno sofferto più di tanti altri questo periodo in cui l’approvvigionamento del cibo è avvenuto quasi esclusivamente presso la grande distribuzione, escludendo di fatto la produzione locale non organizzata per essere presente nei grandi flussi commerciali.
La Lombardia è stata la regione più colpita dalla pandemia del Covid 19 e alcune realtà che si trovavano già in difficoltà, più di altri hanno subìto questo difficile periodo. Per questo motivo Slow Food Sicilia, ha aderito all’iniziativa “Cibo per tutti”, portato avanti da un comitato di genitori della scuola primaria Calini e dal gruppo de Noalter, con la collaborazione delle condotte Slow Food del bresciano, grazie alla quale ha distribuito a Brescia pacchi alimentari solidali.
Spiega il portavoce di Slow Food Sicilia Rosario Gugliotta: «Con questa azione ci siamo posti diversi obiettivi. Anzitutto aiutare delle famiglie bisognose, che in questi ultimi mesi di pandemia, in una regione come quella lombarda, hanno subìto più di altri ripercussioni nella loro vita quotidiana, donando loro un pezzo di biodiversità siciliana e dimostrando al contempo come un cibo buono, pulito, giusto e sano, sia un diritto di tutti. La scelta di Brescia è poi significativa perché si tratta di una delle province della Lombardia, regione in assoluto più colpita da questa pandemia.
«In secondo luogo – prosegue Gugliotta – abbiamo voluto sostenere in Sicilia i tanti produttori dei presìdi che hanno subito maggiormente le ripercussioni della pandemia, proprio perché esclusi dai grandi flussi commerciali che sono stati negli ultimi mesi gli unici canali di vendita per il cibo».
In questa operazione di solidarietà verso la comunità lombarda, tramite il progetto di “Panaro Slow”, Slow Food Sicilia ha acquistato, alcuni prodotti dei presìdi e delle comunità Slow Food siciliane.