Una serata esclusiva a Torre Archirafi, frazione marinara di Riposto, sulla costa jonica catanese, per inaugurare il ristorante e il Longue bar, le due novità della stagione 2020-2012, del Path House – Exclusive Sicilian Hospitality, la struttura alberghiera a 4 stelle che già dal 2017 accoglie con eleganza e la tradizionale cordialità siciliana migliaia di turisti, soprattutto stranieri, tra le sponde del mare e il paesaggio etneo.
Immersa tra lussureggianti giardini e lontana dal caos, Path House – Luxury Residence è stata presentata ufficialmente alla stampa di settore con una cena inaugurale a bordo piscina preceduto da esclusivi cocktail degustati in pieno relax in attesa di provare i piatti in menù.
E proprio durante il cocktail di benvenuto a bordo piscina , ha presentato la storia e le sfide di Path House, nata da un ambizioso progetto di ricostruzione e ristrutturazione di una villa privata e che oggi si compone di 10 suite, con più di mille metri quadri di spazi esterni tra terrazze, solarium e piscina, un’area gazebo e due giardini botanici realizzati da un team di architetti paesaggisti, che includono una grande varietà di flora autoctona, locale e tropicale. La struttura segue, tra l’altro, anche una filosofia green nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema. Si è ultimamente dotata, infatti, anche di pannelli fotovoltaici e di accorgimenti che rendono la ristorazione ed il servizio alla clientela interamente plastic free.
«Sono contenta – ha detto Federica Di Mauro – di essere rientrata nella mia Sicilia dopo una lunga esperienza nel settore della hotellerie a Milano, città che mi ha accolto donandomi idee, esperienza e competenza professionale, che oggi metto al servizio del mio territorio».
Sperimentazione e accostamento di sapori della tradizione siciliana con un twist tropicale è invece la sfida sul fronte gastronomico, affidata al giovane chef etneo, Daniele Scaglione. Dopo il diploma conseguito all’Istituto Alberghiero di Catania e le prime esperienze lavorative in strutture ricettive in Sicilia come commis e chef capo partita in eventi e banchetti, ha arricchito il proprio percorso formativo in hotel e ristoranti di Milano Marittima, Napoli e nuovamente a Catania, dove è stato chef capo partita ai secondi piatti presso Cantine Nicosia, sull’Etna.
Altro volto giovane di Path House, ma questa volta dietro al bancone di cocktail e drink, è il giovanissimo (ha solo 19 anni) bartender Federico Villani. Il percorso di studio di Villani sarebbe simile a quello di altri suoi colleghi: diploma all’Alberghiero e stage formativi tra Verona (Hotel Drago), Taormina (Hotel Ariston) e Cervia (Hotel Roma), se non fosse che, già associato all’Aibes (Associazione italiana barman e sostenitori), ha conseguito il primo posto, prima provinciale e regionale e poi addirittura nazionale, nella categoria Barman Junior School, prima di approdare nella lussuosa struttura di Torre Archirafi.
Il servizio di sommellerie, invece, durante la cena è affidato alla lunga esperienza di Alberto Rossi, sommelier Ais e già in servizio in diverse cantine dell’Etna e del territorio siciliano.
Per la serata inaugurale del ristorante Daniele Scaglione ha preparato due entrée: “Cocotte di insalata di sfere di melone cantalupo, anguria, ricotta salata, olive nere e menta” e una “Selezione di affumicati 48h home made”. Come antipasto “Tentacoli di polpo grigliato su purea di sedano rapa e patata al lime, cappero fritto, maionese di peperone giallo e crumble di muddica atturrata a cui è seguito come primo lo “Spaghettone trafilato al bronzo con orata in acqua di mare su combinazione di pestati tradizionali, concassé di datterino siciliano al profumo di bottarga fresca di pesce spada”. Per secondo è stato servito “Branzino del Mediterraneo su vellutata di zucchine in assoluto di mandorla, cialda croccante allo zafferano e zeste di limone siciliano km0”. A chiudere in bellezza l’immancabile dessert: “Sorbetto Charmat aromatizzato al basilico in cocktail al limone verdello con spuma alla mandorla e croccante alle erbe aromatiche dell’Etna”.
E da bere?
L’abbinamento delle etichette si è avvalso anche del supporto del sommelier professionista Ais Salvo Di Bella, noto per la sua consulenza a numerose aziende vitivinicole siciliane e per la sua esperienza in cooking show ed eventi fieristici.
Sono state scelte le bollicine del Catarratto dell’azienda Coppola di Partinico, l’AliAde, un catarratto fermo delle cantine Scudero, Uve d’Agosto bianco, un Igt Terre Siciliane di Grillo/Petit Manseng della Tenuta InCarrozza e il Frappato Vittoria Doc di Tenuta delle Ferle.