Due stelle continuano a illuminare La Madia di Pino Cuttaia a Licata e il Duomo di Ciccio Sultano a Ragusa.
La pandemia pare abbia convinto i giudici della prestigiosa guida Michelin a sospendere il giudizio un po’ su tutti. Una scelta saggia fatta, immaginiamo, tenendo conto delle enormi difficoltà in cui patron e chef si sono trovati in questo 2020 da dimenticare.
Sono poche, anzi pochissime, le novità che riguardano la Sicilia nella 66a edizione della Guida. Sul podio più basso (una stella) nessuna new entry. È invece da segnalare l’unica esclusione che ha riguardato il Bye Bye Blues di Mondello, la borgata marinara del capoluogo siciliano. Ed è così che la città di Palermo ha perso l’unico ristorante stellato di cui poteva vantarsi.
C’era da aspettarselo dopo lo scivolone della scorsa estate della lady chef Patrizia Di Benedetto che è stata coinvolta in uno spiacevole fatto di cronaca. I giudici della guida evidentemente, non hanno potuto fare a meno di declassare il ristorante dove, comunque, nulla è cambiato in termini di ricercatezza della cucina e del servizio.
In un anno di così grandi difficoltà per il settore, anche la scelta di aver mantenuto (o quasi) lo status quo è una notizia che contribuisce a dare fiducia e input positivi per un 2021 di ripartenza.
I ristoranti siciliani a due Stelle
- Duomo – Ragusa
- La Madia – Licata
E quelli a una Stella
- Accursio – Modica
- Coria – Caltagirone
- I Pupi – Bagheria
- Il Bavaglino – Terrasini
- Il Cappero – Vulcano, isole Eolie
- La Capinera – Taormina
- La Fenice – Ragusa
- Locanda Don Serafino – Ragusa
- Otto Geleng – Taormina
- Sapio – Catania
- Shalai – Linguaglossa
- Signum – Salina, isole Eolie
- St. George by Heinz Beck – Taormina
- Zash – Riposto
Novità la Stella Verde
Oltre a proporre le mitiche stelle che indicano quanto si è distinto un ristorante per menù, servizio e attenzione alle esigenze dei clienti e gli indirizzi dei Bib Gourmand dove consumare un menu con un rapporto qualità/prezzo interessante, l’edizione 2021 riserva un’importante novità: la Stella Verde, ovvero il pittogramma che indica la sostenibilità a tutto tondo. Purtroppo la Sicilia, in questa tornata, all’interno di questa categoria non è ancora rappresentata.