Chi vive in zone rurali e nei paesi agricoli ha spesso la fortuna di coltivare un piccolo fazzoletto di terra dove, insieme a qualche albero da frutta, riesce a realizzare un orto familiare.
In questo periodo in cui tutti siamo stati invitati o costretti a stare a casa, l’orto dietro o vicino casa è una importante risorsa, non solo di cibo a km0 ma anche di piccole e sane soddisfazioni, nonché di occasioni di movimento e di fatica fisica che fa tanto bene alla salute fisica e mentale.
Se si vive in città si può optare per un orto condiviso, ma se non si hanno abbastanza energie e sufficienti nozioni di agronomia e si vuole mangiare sano e a km0 (o quasi), basta rifornirsi in uno dei numerosi mercati del contadino che si svolgono in giro per la città.
Se non lo avete mai fatto, provate a frequentarli e, se avete occhio allenato e sufficiente critico, farete presto a capire quali sono gli ortaggi di stagione che si producono en-plein air, ovvero senza ricorrere alla protezione di serre e tunnel di plastica.
I mesi invernali sono sicuramente il momento giusto per consumare le brassicacee. Per cui non abbiate paura ad acquistare broccoli, broccoletti, sparacelli, cime di rapa e tanto altro ancora che sa di cavolo. Non dimenticate però che questo è anche il periodo migliore per finocchi e carciofi. Questi ultimi proprio adesso sono teneri e dolcissimi. E che dire di porri (che non è facile trovarli al di fuori della Gdo) e cipollotti? Infine c’è ancora una bella scorta di zucche rosse che ci faranno compagnia per tutto l’inverno.
E allora cosa aspettiamo a metterci ai fornelli per dare dignità di pietanza ai nostri migliori prodotti dell’orto? Oggi vi proponiamo la preparazione semplice ma fantasiosa di Rosalia Sangiorgi che, come altre (con il placet dell’amministratore e dei membri del gruppo) abbiamo “sgraffignato” dal gruppo Fb “I cibi della mia terra Sicilia”.
Il gruppo, è il caso di ricordarlo, è nato per iniziativa di Maria Montagno, agronomo di Sciara in provincia di Palermo, per sensibilizzare al consumo di prodotti agricoli locali: un piccolo grande contributo per sostenere gli agricoltori che, a causa della pandemia, non riescono a vendere le proprie produzioni e piuttosto che svenderle, preferiscono distruggerle.
Torta salata con zucca e sparacelli e primosale
- una confezione di pasta brisée (potete farla anche voi)
- zucca rossa
- sparacelli
- primosale
- Sale q.b.
- pepe q.b.
- curcuma q.b.
- noce moscata q.b.
- 1 spicchio d’aglio
- olio extravergine di oliva
Su una teglia, tonda o rettangolare a seconda della forma della pasta brisè che avete comprato, adagiate la sfoglia; quindi tagliate la zucca, ricavandone tante fettine sottili quante ne necessitano per coprire il fondo della teglia, quindi spolverizzate con un po’ di sale, curcuma, pepe nero e noce moscata.
Nel frattempo fate sbollentare gli sparacelli in modo da farli rimanere croccanti (non fateli cucinare molto altrimenti si disfano nell’acqua), quindi scolateli e ripassateli in padella con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio. Aggiungeteli sopra lo strato di zucca Li ho aggiunti allo strato di zucca e aggiungete cubetti di formaggio primosale. Mettete in forno preriscaldato a 200°C per circa 15 minuti fino a che la pasta non si sarà dorata.