Nei giorni scorsi sui canali social di un locale milanese è apparso un annuncio di lavoro davvero insolito. I soci fondatori di SlowSud, tutti “terroni” purosangue che hanno aperto nella città meneghina un ristorante specializzato in cucina meridionale, in particolare siciliana e pugliese, cercano una “Store Granny”. Ovvero una nonna, over 65, manco a dirlo meridionale e abilissima ai fornelli (richiesta esperienza almeno decennale anche se non dovrà cucinare) e capace di raccontare ricette “diversamente settentrionali”.
I giovani gestori del locale cercano qualcuno che sia capace di creare e trasmettere l’atmosfera conviviale e genuina delle case del Sud Italia. Come saprebbe fare con naturalezza una nonna appunto. Un’animatrice, insomma, che riesca a fare questo con la sua semplice presenza, con un sorriso di benvenuto e intrattenendo gli avventori con la descrizione delle ricette, delle tradizioni di famiglia e delle usanze delle popolazioni meridionali piene di calore e simpatia. Nessun lavoro in cucina e nemmeno il servizio ai tavoli. Solo quattro chiacchiere con i clienti.
Per candidarsi, la nonna deve mandare una mail a storegranny@slowsud.it o contattare privatamente il locale sui canali social entro il 18 giugno. Non serve un curriculum vitae ma una semplice presentazione scritta. Gradita anche quella in video che viene richiesta preferibilmente in dialetto allegando la ricetta preferita.
Infine nell’annuncio viene anche specificato l’impegno giornaliero (12:30 – 15:00 e 19:00 – 21:30) e anche il tipo di contratto (cosa ormai non banale): part-time da 20 ore settimanali e inquadramento secondo Ccnl. Per le nonne residenti a Milano, visto il caro affitti, questa può essere un’occasione per arrotondare la pensione e per coccolarsi una nuova schiera di nipoti.