I vini dell’Etna prodotti dentro e fuori dall’areale della Doc sono stati i protagonisti a Biancavilla della seconda edizione dell’Etna Wine Forum. L’evento, una tre giorni no stop che ha coinvolto numerosi produttori dell’Etna, pensato per promuovere i vini del vulcano attivo più alto d’Europa e la sua economia, si è svolto a Villa delle Favare. Qui, domenica 1 ottobre, nel gran finale dei banchi di assaggio, sono affluite piú di 2 mila persone.
Molto partecipati anche gli altri appuntamenti della kermesse, a cominciare dal convegno sul bere consapevole che ha visto protagonista la delegazione siciliana dell’associazione Donne del Vino di Sicilia con in testa la sua delegata regionale Roberta Urso. Le Donne del Vino si sono rivolte soprattutto ai giovani con l’obiettivo di metterli in guardia dai pericoli degli eccessi nel consumo di bevande alcoliche, ma anche di guidarli alla piacevolezza del bere moderatamente in compagnia i buoni vini della Sicilia.
E poi le masterclass. Tutte su invito e prenotazione e tutte sold out. Da quella del pomeriggio del 29 settembre in cui i produttori di Biancavilla si sono raccontati a quelle del 30 settembre: la prima su “Le altre identità del Carricante: freschezza e sapidità per un grande racconto dei bianchi dell’Etna”, condotta da Emanuele Gobbi (La cucina Italiana), la seconda “L’Etna del vino raccontata da Slow Wine” durante la quale sono stati proposti in degustazione al buio nove vini: quattro bianchi e cinque rossi.
Nella giornata finale (1 ottobre), dopo il convegno su “L’economia del vulcano”, i banchi di assaggio presi letteralmente d’assalto dai tanti visitatori che, complice anche la splendida giornata dalla temperatura ancora estiva, si sono riversati nell’ampio baglio di Villa delle Favare. Trentasei le cantine presenti ma anche due oleifici e tanti spunti raccolti per un evento che guarda al futuro: «Siamo contenti di questa edizione appena terminata e siamo pronti per organizzare la terza – sottolinea il Sindaco Antonio Bonanno – Biancavilla vuole riaffermare il suo ruolo nel mondo del vino di qualità e l’Etna è un palcoscenico che ha ancora tanto da raccontare». Perché l’areale, al di là della Doc Etna di gran pregio – in cui però molte aziende vitivinicole di Biancavilla non ricadono – si può meglio affermare sulla scena economica del vulcano anche per la produzione dell’olio e dei fichidindia.
Tra le tante novità di questa nuova edizione anche l’Etna Wine Contest in cui, al termine di una degustazione alla cieca di una giuria composta da tre sommelier dell’Onav e tre giornalisti nazionali,sono stati assegnati i seguenti riconoscimenti:
- Miglior Etna Bianco: N’ettaro Etna Bianco 2022 – Masseria Setteporte
- Miglior Etna Rosato: Etna Rosato 2022 – Cantine Patria
- Miglior Etna Rosso: Passorosso 2021 – Franchetti
- Miglior Spumante dell’Etna: Etna Spumante Rosato DOC Metodo Classico Brut
2020 – Cantine Nicosia - Imprenditoria femminile: Enrica Camarda
- Imprenditoria Giovanile: Giacomo e Fabrizio Tenute Foti Randazzese
- Cantina Ospite: Caravaglio con la Malvasia delle Lipari
L’evento, voluto dal Comune di Biancavilla è stato realizzato con il contributo della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, dell’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea e Assessorato delle autonomie locali e della funzione pubblica e degli sponsor Perdomini, Amorim, Free Ice, Gasline, Ardeseal e Welabel.
Queste le cantine presenti: Le due Tenute, Terrafusa, Tenuta del Vallone Rosso, Grottafumata, Podere dell’Etna segreta, Terre di Montalto, Masseria Setteporte, Tenuta di Fessina, Pietrardita, Vigne di confine, Foti Randazzese, Travaglianti, Serafica Terra di Olio e Vino, Planeta; Alessandro Serughetti, Barone Beneventano della Corte, Nicosia, Stanza Terrena, Enrica Camarda, Passopisciaro, Murgo, Generazione Alessandro, Tornatore, Eudes, CVA, Feudo Cavaliere, Firriato, Terra Costantino, Fischetti, Giovinco, La Gelsomina – Tenute Orestiadi, Duca di Salaparuta, Mandrarossa, Patria. Cantina Ospite Caravaglio che dalle vulcaniche Isole Eolie sbarcherà presto sul vulcano attivo più alto d’Europa.