Tra le scoscese pendici del versante Sud dell’Etna, dove il sole bacia generosamente le vigne aggrappate al suolo vulcanico, nasce un capolavoro enologico che porta con sé l’anima di questa terra antica: è qui, in questo scrigno di biodiversità, che nasce la versione più ricercata dell’Etna Bianco firmata Serafica Terra di Olio e Vino, frutto di una selezione di uve che hanno origine dalla vigna ad alberello piantata dal nonno a Monte Arso (un vulcano spento ai piedi della grande montagna). Qui è dove tutto ha avuto origine quando Andrea Serafica, di ritorno dall’America nel 1950, si è dedicato alla coltivazione di vigneti e uliveti e che oggi l’azienda vuole raccontare attraverso la linea di punta Versante Sud. Il nuovo vino, Etna Bianco 2021, si aggiunge al Macerato 2021 presentato allo scorso Vinitaly e proveniente dallo stesso vigneto che si caratterizza per la diversità delle uve a bacca bianca e la pendenza di oltre il 30 %, a 900 metri sul livello del mare. Carricante per la maggior parte e poi varietà reliquia come Minnella, Insolia, Catarratto, Corinto greco, Coda di Volpe e Bianchetta, sono il frutto di una vigna che da un lato guarda la vetta del vulcano attivo più alto d’Europa e dall’altro Catania e il mar Jonio: «Questo vino rappresenta tutta la nostra essenza – sottolinea Giuseppe Borzì, responsabile commerciale dell’azienda – crediamo molto in questo territorio ed i nostri vini ed oli sono frutto di una continua e appassionata ricerca del meglio del Versante Sud dell’Etna».
In un abbraccio di terra vulcanica, dove la maestosità della montagna si fonde con la viticoltura eroica che da secoli racconta questo terroir, il Versante Sud Etna Bianco 2021 rappresenta un omaggio alla tradizione, alla passione e alla bellezza di queste terre: l’etichetta esprime il carattere distintivo di questi vini estremi con un design raffinato e affascinante, cattura la forza e la bellezza del vulcano, anticipando l’eleganza e l’equilibrio racchiusi nella bottiglia.
Vinificato e imbottigliato integralmente in azienda, racconta la storia di una famiglia che con passione e nel massimo rispetto dei principi della sostenibilità ambientale, si dedica alla coltivazione di vigneti e uliveti appartenenti all’agro-biodiversità siciliana nello straordinario contesto del Versante Sud (da cui prende il nome del vino prodotto in sole 1.483 bottiglie) dove il vulcano diventa poesia e il vino un inno alla bellezza intramontabile delle terre etnee.