Expocook torna a Palermo e per il 2025 punta su Roma

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La Sicilia motore dell’enogastronomia, in Italia e nel mondo. Un ruolo sottolineato a Roma, nella prestigiosa sede di Palazzo Giustiniani, alla tavola rotonda «Made in Italy e piatti tipici», nel corso della quale sono stati illustrati i contenuti dell’ottava edizione di Expocook, la rassegna del gusto di Palermo che animerà i padiglioni della Fiera del Mediterraneo dall’11 al 14 marzo 2024.

La scelta di presentare a Roma la nuova edizione di Expocook, dopo anni in cui è cresciuta a livello regionale, imponendosi come il più grande evento dedicato alla gastronomia del Mezzogiorno d’Italia, riflette l’intenzione del project manager della manifestazione, Fabio Sciortino, di proiettare la manifestazione su una ribalta nazionale. Del resto l’occasione è ghiotta visto quanto si sta facendo a livello governativo per far riconoscere dall’Unesco la cucina italiana patrimonio dell’umanità. Ma c’è in vista anche un’altra occasione da prendere al volo: l’anno prossimo la Sicilia sarà la regione europea della gastronomia e già fin d’ora si pensa a portare la manifestazione a Roma nel 2025.

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Tornando a Palermo e al 2024, per quatta ottava edizione sono stati dati numeri da record: 25 mila metri quadrati di area espositiva, 15 settori tematici e 250 espositori. Il tutto negli spazi della Fiera del Mediterraneo di Palermo, all’ombra del Monte Pellegrino, «il promontorio più bello del mondo», come lo definì Goethe nel suo «Viaggio in Italia». 

Il programma per le quattro giornate della rassegna prevede diversi momenti finalizzati ad esaltare le eccellenze enogastronomiche, degustazioni, cooking show, dibattiti, masterclass, seminari e convegni. Sarà un’imperdibile occasione per scoprire le novità e le tendenze in diversi campi dell’enogastronomia, come le attrezzature professionali, il software per la gestione, gli arredi indoor e outdoor, gli accessori e la tavola, oltre a food and beverage, bakery, pizza e pasta, gelato e pasticceria.

 «Manifestazioni come Expocook – ha dichiarato Patrizio La Pietra, sottosegretario alle Politiche Agricoleservono per trainare il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’Unesco. Il governo ritiene che chi lavora nel settore dell’enogastronomia sia un ambasciatore della cultura e dell’identità italiana nel mondo. La prossima approvazione del disegno di legge per l’istituzione del titolo di “maestro della cucina italiana” rappresenterà un passo in avanti per valorizzare l’impegno di quelli che noi definiamo artigiani della qualità. Un ulteriore segnale della centralità della Sicilia in questo campo è la scelta di Siracusa come sede del prossimo G7 dell’Agricoltura».

All’incontro di Palazzo Giustiniani a Roma hanno preso parte alcune delle guest-star di Expocook 2024, come Iginio Massari, il pasticcere italiano più famoso nel mondo, l’uomo che ha fatto conoscere in ogni continente la grande cultura dolciaria del Paese e che alla tavola rotonda romana ha sottolineato l’importanza di una continua riscoperta della «tradizione culinaria, che deve essere sempre adattata ai tempi in cui viviamo, con la volontà di cercare sempre un miglioramento». Anche Nicola Fiasconaro, il pasticcere che con la sua azienda di Castelbuono (Pa) ha fatto vivere e sognare la Sicilia a milioni di persone in più di 70 Paesi, ha parlato di modernità, ponendo l’accento su quello che ha chiamato «il miracolo dell’agricoltura di tutte e nove le province siciliane e anche delle isole. La sfida – ha spiegato – è trasformare la nostra attività da rurale in manageriale, per riuscire a sedurre i palati di tutto il mondo». 

Ad Expocook 2024 ci sarà spazio anche per la pizza, con il campionato mondiale (Expocook Pizza World Competition) coordinato da Enrico Bianchini e con la presenza di maestri pizzaioli del calibro di Francesco Martucci, anche lui intervenuto al convegno di Roma, Antonio Starita ed Errico Porzio.

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