Salaparuta Wine Week, alla scoperta dei vini del piccolo consorzio

SALAPARUTA (TP) – Si terrà sabato 23 e domenica 24 novembre presso l’auditorium “Nick La Rocca” di Salaparuta (TP) la prima edizione di “Salaparuta wine week”, per scoprire, attraverso degustazioni di vino e prelibatezze locali, incontri con i produttori e masterclass, un territorio e la sua millenaria vocazione vitivinicola, dall’epoca greco-romana fino ai giorni nostri.

L’evento è promosso dal Consorzio Volontario di Tutela Salaparuta Doc, nato nel 2006, per favorire la collaborazione tra cooperative agricole e aziende private del comune della Valle del Belice. Protagoniste dell’evento sono le nove cantine che fanno parte del consorzio, i cui metodi di coltivazione seguono principi di sostenibilità e basso impatto ambientale, e il 50% delle uve sono certificate biologiche. La denominazione “Salaparuta Doc” rappresenta i vini prodotti in una delle più importanti zone vitivinicole della Sicilia.

I vini della “Salaparuta Doc” si basano principalmente sui vitigni Catarratto Bianco Lucido, Nero d’Avola, Merlot, Inzolia, Grillo, Chardonnay, Cabernet Sauvignon e Syrah. La fusione tra gli elementi naturali e la maestria artigianale, tra tradizione e innovazione, e il rispetto per il territorio, combinato con una costante ricerca tecnologica, ha permesso di produrre vini di pregio, ottenendo riconoscimenti sia nei mercati nazionali che internazionali.

Il programma del “Salaparuta Wine Week”

Sabato 23 novembre
– 16.30 cerimonia di apertura del Villaggio “Salaparuta Wine Week”  
– dalle 18:00 alle 19:00 Masterclass: “Viticoltura etica e sostenibilità”, degustazione dei vini rossi di Salaparuta
– 23:00 chiusura del villaggio
Domenica 24 novembre
– 10:00 apertura villaggio “Salaparuta Wine Week”
– dalle 11:00 alle 12:00 Masterclass: “Sarà il catarratto il vino del futuro?”, degustazione dei vini bianchi di Salaparuta
– dalle 14:30 alle 15:30 Masterclass: “viticoltura etica e sostenibilità”, degustazione dei vini rossi di Salaparuta
– 18:00 chiusura del villaggio

Il biglietto per partecipare all’evento si potrà acquistare (15 euro) direttamente all’ingresso dell’Auditorium “Nick La Rocca”.

Queste le nove cantine presenti

  • Leonarda Tardi
    Leonarda Tardi nasce dall’esperienza di due generazioni di vignaioli, oggi in mano a Calogero Mazzara, produttore cresciuto tra i filari e i vigneti di Salaparuta, che ogni giorno si impegnano a coniugare tradizione e modernità. In ogni loro bottiglia è riconoscibile il logo della rete ‘NO Mafie’.
  • Cantina Giacco
    La Cantina Giacco è immersa nel verde della Sicilia occidentale, dove una volta si ergeva Villa Amalia, di cui oggi restano affascinanti testimonianze come la pietra scolpita raffigurante il guerriero Neklite. Qui arte, storia e vino diventano un connubio indissolubile.
  • Ippolito
    La famiglia Ippolito da ben 4 generazioni coltiva vigneti, ed ogni generazione ha apportato non solo passione ma anche metodi di coltivazione e produzione differenti. Il vigneto si estende su più di 10 ettari di terreno tra le colline di Salaparuta.
  • Villa Scamici
    Villa Scamici nasce nel 1975 con l’intento di unire viticoltori provenienti dal territorio di Salaparuta, oggi vanta una produzione di 50.000 bottiglie, con un export oltreoceano.
  • Bruchicello
    L’azienda, nata nel 1999, nel territorio dimora di antiche civiltà, dai siculi agli elmi, greci e arabi, porta avanti un’antica tradizione familiare, occupandosi personalmente di tutti i processi produttivi, compreso l’imbottigliamento. La sua coltivazione, biologica, è all’insegna del rispetto dell’ambiente.
  • Vaccaro
    L’azienda fondata negli anni ’70 quando Giacomo Vaccaro e la moglie Caterina acquistano un piccolo podere a Salaparuta, in un’area devastata dal terremoto del 1968, oggi è una cantina moderna a conduzione familiare, dove figli, e nipoti si occupano del processo produttivo e del marketing. Le Tenute Vaccaro si estendono nella Valle del Belice, in un paesaggio bucolico ed agreste dove esiste ancora una completa integrazione tra uomo e natura.
  • Noah Palazzolo
    Giuseppe Palazzolo, nel 2019, conclusi gli studi magistrali in viticoltura ed enologia, porta avanti la produzione ereditata dall’omonimo nonno, in regime biologico dal 2013, implementando il modello di impresa con metodo e professionalità, in una visione che, con lungimiranza, punta alla crescita aziendale in parallelo con quella del territorio nel pieno rispetto della cultura belicina.
  • Scalia & Oliva
    L’azienda Scalia & Oliva, sita in contrada Acque Colate Pergola, zona altamente vocata per la viticoltura e conosciuta anche nell’antichità per la sua terra fertile e idonea alle coltivazioni, possiede 25 ettari. L’impresa è passata in poco più di 15 anni dalla produzione di 5.000 a quella di 60.000 bottiglie all’anno.
  • Baglio delle Sinfonie
    Una piccola azienda a conduzione familiare circondata da vigneti di varietà autoctone quali Grillo, Cataratto, Zibibbo, Nero d’Avola, Perricone e Nerello Mascalese. La semplicità e genuinità dei prodotti è frutto di una naturalezza basata sulla qualità delle uve. 
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