Se dal vostro fruttivendolo di fiducia trovate delle piccole cassette piene di piccole mele gialle lucide immerse in striscioline di carta che proteggono i frutti dalle ammaccature, provatele. Avete trovato una vera rarità, un frutto in via di estinzione: la mela Limoncella.
La varietà adesso è maggiormente coltivata in Molise e Campania, ma l’areale di diffusione si estendeva e si estende ancor oggi nelle zone limitrofe dell’Abruzzo e della Puglia, e anche in Sicilia. Sulla sua origine gli studiosi nutrono pure numerosi dubbi non avendo accertato ancora se sia originaria della Sicilia o della Campania.
I piccoli frutti della mela Limoncella hanno polpa bianca, acidula, croccante, molto profumata e aromatica con una buona presenza di zuccheri e sono coperti da buccia sottile giallo verde piuttosto cerosa.
La mela Limoncella viene raccolta in ottobre e si conserva in fruttaio (o in cantina) per essere consumata da novembre a febbraio-marzo. Durante la conservazione le proprietà organolettiche dei frutti migliorano acquistando in fragranza e sapidità della polpa. Sono considerate ottime mele da sidro, ma possono ovviamente essere usate, oltre che per il consumo fresco, per tante altre preparazioni.
Secondo alcuni, le mele sbucciate e libere dai semi, insaporite con cannella e chiodi di garofano, possono essere sciroppate nel vino.
Di seguito abbiamo scelto per voi la ricetta di un dessert genuino di semplice realizzazione e allo stesso tempo raffinato.
Mousse di mela Limoncella
Ingredienti
700 gr di mele limoncelle
3 uova
1 limone
100 gr di zucchero
vaniglia
cannella
acini d’uva
Procedimento
Sbucciate le mele e privatele del torsolo. Cuocetele in una pentola con la vaniglia e la cannella e acqua a sufficienza per coprire gli ingredienti. Quando cotte, passatele al passaverdura, amalgamatele con lo zucchero e il succo di limone e fate raffreddare il tutto. Quando la purea è fredda, montate a neve gli albumi e incorporateli lentamente in essa. Fate freddare molto bene in frigo, quindi servite la mousse in coppette decorando con gli acini d’uva.