(di Angela Sciortino) Non sarà sottoposto all’assaggio il formaggio trovato di recente nella tomba egizia di Ptahmes, sindaco di Menfi durante il XIII secolo a.C., ma per chi vuole approfondire la conoscenza di questo prezioso alimento dalle radici antichissime, a settembre a Catania ci sarà una buona occasione di approfondimento.
Il corso, otto lezioni tenute da esperti del formaggio, si svolgerà presso l’Istituto per ciechi Ardizzone Gioeni situato in Via Etnea 595. Durerà in tutto un mese e mezzo. Le lezioni – venti ore in tutto – si svolgeranno dalle 19,30 alle 21,30 a partire dal 17 settembre con un calendario che prende uno o due incontri la settimana (dopo il primo incontro sono previste lezioni il 24 e 25 settembre; e poi ad ottobre nei giorni 1, 8, 9, 15, 16, 22 e 23). Già in calendario anche l’esame finale previsto per il 15 novembre alle 19.
Gli argomenti trattati, seguendo un format ormai consolidato, spazieranno dalla metodica di assaggio dei formaggi al latte analizzando aspetti chimici e merceologici e approfondendo la microbiologia del latte. Si accennerà alla tecnologia casearia e poi si passerà alla descrizione dei formaggi: quelli a pasta molle e i caprini, quelli a pasta semidura e dura e i pecorini e quelli a pasta filata. Un passaggio verrà dedicato anche alla cultura e alla normativa casearia e per finire la gastronomia con l’utilizzazione e gli abbinamenti dei formaggi.
Il corso, a cui ci si può iscrivere entro il 20 agosto al costo di 300 euro, è organizzato dall’Onaf, l’associazione degli assaggiatori di formaggi, omologa dell’Onav, a cui aderiscono gli assaggiatori di vino e dell’Onag che si riferisce alle grappe.
Il corso è destinato agli operatori del settore lattiero-caseario, ma anche agli appassionati di formaggi e a tutti coloro che ne vogliono approfondire la conoscenza. Fa sicuramente per voi se volete saperne di più sui formaggi siciliani, come e dove si fanno, con cosa abbinarli, capire se sono stati realizzati correttamente secondo i canoni produttivi o se presentano difetti. E chissà, prima o poi queste competenze potrebbero trasformarsi in una vero e proprio lavoro. In altre parti d’Italia, infatti, gli assaggiatori di formaggi lavorano a stretto contatto di gomito con gli affinatori che si occupano della stagionatura dei formaggi di pregio. Per ora con queste competenze ci si limita a fare bella figura al ristorante, così come è avvenuto con il vino.
Per info: Pietro Pappalardo +39 3389998412 siciliaorientale@onaf.it