(di Maria Laura Crescimanno) C’è un nuovo santuario gourmet lungo la costa della Sicilia occidentale, racchiuso tra gli scogli magici della baia della Caldura, sotto la rocca della normanna Cefalù, dove fermarsi e godere al meglio, per un’intera giornata, l’ospitalità mediterranea.
È l’hotel Le Calette con i suoi nuovi spazi gourmet: il Reef Club, aperto a pranzo, una sosta raffinata per una giornata tra mare, cibo, relax e splendidi panorami lontani dalla folla d’agosto, e dopo il calar del sole, il ristorante Cala Luna.
L’hotel ha appena festeggiato i suoi 50 anni di vita con una festa gourmet sotto la guida dello chef stellato Pino Cuttaia, è entrato nel nuovo millennio confermando la scelta della gastronomia d’eccellenza, basata sui prodotti mediterranei del mare e dell’entroterra.
Qui innovazione e tradizione stanno trovando la loro casa, legandosi alla storia di due chef d’eccellenza, Paolo Barrale, che di Cefalù è originario, ed il giovane executive Nunzio Tomasello, che ha ereditato il senso della mediterraneità, traducendola in gusto e sapori autentici.
Tra i due, chiamati a firmare e a dar vita alla cucina delle Calette, è nato un evidente sodalizio umano e professionale, favorito dalla cultura comune, dalla conoscenza della città normanna e del suo territorio. Affinità sapientemente espressa in una cena a due mani di inizio stagione di giugno, durante la quale Barrale, chef di lunga esperienza, ha lavorato con Tomasello al suo fianco, in un armonico duetto del gusto.
I ricordi della pasta fresca, quella del laboratorio della madre, i profumi e le ricette di casa ritornano nei suoi piatti. Barrale, cresciuto a Cefalù, ha affinato la sua anima mediterranea alla scuola tristellata de La Pergola di Heinz Beck, e poi in Campania nel suo Marennà, che ha diretto sino all’anno scorso. Per lui, tornare alle Calette, è stato come ritrovare casa.
Il futuro fa capolino nei piatti del giovane Nunzio Tomasello, classe ’79, nato a Casteldaccia e cresciuto nella cucina eoliana del Therasia di Vulcano e poi in quella del grand hotel Villa Igea. L’approdo al Cala Luna, significa una nuova responsabilità ed una ricerca continua. I suoi piatti, dove trionfa il gambero rosso, accompagnato dai profumi della rosa e dell’ibisco, o il tonno locale, così come il maialino dei Nebrodi, oppure il riso con i tenerumi di stagione, conservano una sorprendente leggerezza e una decisa personalità.
Lo chef Paolo Barrale
Paolo Barrale, classe 1974, è l’attuale presidente Chic, Charming Italian Chef, associazione che riunisce oltre cento professionisti italiani e stranieri tra chef, pizzaioli, pasticcieri, gelatieri e panificatori.
Nato e cresciuto a Cefalù, figlio di Peppino, guardiano del faro più a nord della Sicilia, e di Marisa, titolare, braccio e mente del negozio di pasta fresca al centro del paese, ha conseguito il diploma di istituto alberghiero nel comune madonita prima di iniziare i suoi viaggi nelle cucine italiane. Sarà quindi accolto a La Capinera di Pietro D’Agostino a Taormina (Me), alla Torre del Saracino di Gennaro Esposito a Vico Equense (Na) e all’Altro Mastai di Fabio Baldassarre a Roma.
L’esperienza più formativa della vita di Barrale arriva a 23 anni: l’ingresso in punta di piedi nella cucina tristellata dello chef Heinz Beck a La Pergola di Roma, dove, scalando posizioni, trascorrerà quattro anni di lavoro e di alto apprendistato.
Dal 2009 la sua giacca da chef si fregia della stella Michelin conquistata al Marennà, ristorante dell’azienda vinicola Feudi di San Gregorio a Sorbo Serpico (Av), di cui ha retto le redini della cucina dal 2004 al 2018.
Paolo Barrale rappresenta il cuoco del Mediterraneo per eccellenza, istintivo, dotato di notevole bagaglio tecnico e di non comune sensibilità. Fonda la sua proposta gastronomica su due principi sacri: rispetto per la materia prima, fedele al territorio che racconta, e piacere dell’ospite. Ancora top secret la sua prossima sfida professionale.
Il più giovane Nunzio Tomasello
Nunzio, classe 1979, è l’executive chef del Cala Luna, ristorante del Le Calette, Hotel 5 stelle di Cefalù.
Lo chef in erba Nunzio frequenta ancora la scuola alberghiera, quando inizia a collezionare esperienze nelle cucine della riviera romagnola, intuendone la sua strada. La svolta arriva nel 2009 quando, dopo otto anni, decide di lasciare il posto di capopartita presso l’Hotel Carlton di Cefalù e iniziare a crescere professionalmente nelle cucine delle case di lusso, cominciando dal Grand Hotel Villa Igiea a Palermo.
Dopo lo storico hotel palermitano, intraprende l’esperienza più formativa al suo perfezionamento. Dal 2011 per cinque anni è nella cucina del prestigioso ristorante “il Cappero” del Therasia Resort a Vulcano, nell’arcipelago eoliano, diventando stretto collaboratore dello chef Crescenzo Scotti. È in quegli anni che il Cappero riceve la prima stella Michelin.
Conclusa l’esperienza al Therasia, Nunzio è pronto per una delle strutture che, nel mondo, rappresentano la storia della grande ospitalità in Sicilia: nel 2016 è sous chef al Grand Hotel Timeo di Taormina.
Nel 2017, venuto ormai il momento di inseguire il suo sogno e fare il grande salto, intraprende la carriera da solista. È così che la cucina del Cala Luna all’Hotel Le Calette, diventa il suo regno, dove interpreta il ruolo di executive chef con passione, rigore ed originalità, grazie alle competenze, l’emozione e la professionalità acquisite.